La viticultura biologica e la vinificazione naturale permettono ad un vigneto di dare il massimo di se stesso e il vino sarà più caratteristico. Oltre il fatto che fa bene alla natura, il vino biologico fa anche bene alla salute perché non c'è nient'altro che l'uva dentro!
Nella viticoltura biologica quasi nessun trattamento è permesso. L'uso di prodotti chimici è strettamente controllato dalla legge. L'obiettivo della viticoltura biologica è di rendere la vigna più forte e più sana per sopportare meglio i parassiti. La vigna è autonoma e si nutrisce da sola. Proteggerla troppo, in effetti, porta a fragilizzarla.
La trasformazione del suolo. Si fa coll'introduzione di un ecosistema equilibrato nel vigneto e soprattutto con molto lavoro. Il suolo ha un ruolo maggiore nel senso che produce i nutrimenti necessari alla vigna: nel suolo, c'è la vita dentro. Il suolo ed il fauno vengono rispettati.
Come si fa? Un'aratura regolare e un'applicazione di composti e preparazioni biologici fertilizzano il suolo. È meglio non usare il trattore perché il peso compatta il suolo e impedisce il drenaggio naturale del terreno.
Biodiversità e monocultura: la vigna : L'ambito in cui cresce e vive la vigna è il più naturale possibile. Attorno, c'è la vita, altre specie viventi: piante, uccelli, insetti che sono in competizione tra di loro. Questa diversità permette di evitare che la vigna sia attaccata e distrutta da una malattia o da un parassita unico.
Piante di copertura, inerbimento della vigna : sono culture secondarie che crescono tra i vigneti e aiutano la vigna favorendo la presenza dei predatori naturali dei parassiti della vigna; fungono da esca per i nemici della vigna e fissano l'azoto nel suolo. Durante l'aratura, queste piante tornano nel terreno e lo arrischino.
Realizzare uno dei migliori vini al mondo secondo i metodi biologici e biodinamici, per donare piacere, gioia e garanzia di una vita salutare.